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Perché tutto brucia, ma tutto brucia sempre, cazzo.
E alle volte bisogna avere solo quella pacata solidità di un sangue freddo che nasconda l'incendio nelle viscere.
Così la morte di una persona cara ti isola e ti costringe a reagire con freddezza per sopravvivere.
Non con distacco, ma con profondità. Sentendo tutto fortissimamente, in profondità. Lasciando trapelare in superficie solamente una stoica fermezza e rallentamento delle sensazioni, prontezza nell'azione anche di ciò che non andrebbe fatto. Si perde la ragione, mostrando di averla più che mai.
Così aiutai a impacchettare e rimuovere e trasferire tutti i suoi effetti personali.
In una muta perdizione.
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